LA DETERMINAZIONE, QUELLA CAPARBIA E CONOSCIUTA
Se c’è una caratteristica che mi contraddistingue sin da quando ero piccola, al pari mi verrebbe da dire dell’essere loquace, credo sia proprio il fatto di essere una persona determinata. Una determinazione a volte pacata e docile, altre volte, mi verrebbe da dire il più delle volte, ostinata e caparbia. Questa caratteristica mi ha sempre accompagnata nelle scelte intraprese fin qui nella mia vita, in tutti i campi. Perché essere determinati in quello che si fa è ben diverso dal credere o cercare di esserlo. Quando gli obiettivi sono chiari la determinazione, di pari passo con la passione e la caparbietà, porta a raggiungerli, e lungo la strada, se necessario, spinge anche a cercare di smussare qualche angolo retto per facilitare il cammino ed evitare delle brusche virate o frenate.
Non saprei se alla scuola materna si possa già parlare di determinazione, ma credo proprio di sì. O per lo meno da quel poco che ricordo il mio obiettivo era conquistare un mio compagno, quel bambino che tanto mi piaceva. Pensato, detto, e fatto. Alla prima occasione non tentennai, e sferrai quel primo, e anche ultimo per la tenera e giovane età, innocente bacio sulla guancia.
Persino alle scuole medie trovò il modo di manifestarsi la mia determinazione. Decisi che un giorno di sospensione dalla scuola, punizione rimediata a causa di un carattere alle volte un po’ troppo vivace e turbolento, non poteva essere relegata ad una triste e noiosa giornata da trascorrere in casa, e così visualizzai la punizione come una divertente giornata sugli sci con il mio papà. E la giornata fu inevitabilmente un successo!
Con gli anni è per fortuna maturata anche la mia determinazione, almeno credo, verso obiettivi più concreti e seri, sempre e comunque allineati con le mie grandi passioni e aspirazioni. Una laurea in lingue e letterature straniere in ambito turistico-manageriale, e mi vedevo già proiettata in un futuro in cui avrei avviato un’attività legata al turismo, e rivolta a persone da tutto il mondo. E di lì il passo è forse lento e corto, ma sicuramente determinato e continuo.
Diventare accompagnatrice turistica prima, guida di media montagna poi, necessariamente allungando il passo in salita ovviamente, per concludere diventando direttore tecnico di agenzia di viaggio e divenire così una sarta consulente nel mondo dei viaggi personalizzati e confezionati su misura. Tutto qui, decisa, determinata e caparbia sono arrivata a chiudere il cerchio attorno alle mie grandi passioni, per lanciarmi verso una vita professionale che potesse rispecchiarmi appieno e darmi grandi soddisfazioni quotidianamente. Perché disegnare e pianificare un viaggio personalizzato nelle mie Dolomiti e ben oltre, cogliendone tutte le sfumature e i significati, non è per niente scontato, è possibile farlo solamente se quel viaggio siamo noi innanzitutto a viverlo. E per fare questo al meglio bisogna essere determinati, senza mai lasciare nulla al caso, ma soprattutto bisogna crederci veramente dal profondo del cuore. Perché anche viaggiare, scoprire, ricercare e colpire il segno non possono prescindere da questa peculiarità, e richiedono molto impegno e un’attenzione costante. Per chi come me viaggia lavorando, non è esattamente come essere sempre in vacanza!
E gli obiettivi da raggiungere anche adesso, dopo questo periodo di confinamento, sono tanti ed interessanti. La determinazione è sempre lì, più forte che mai. Ci saranno delle nuove proposte per raccogliere le nostre energie e pensare al nostro benessere, ritrovando noi stessi in natura, e ci saranno anche tante sorprese e nuove avventure da vivere insieme!
Continuate a seguirmi su Facebook e sul mio sito, e ne vedremo come sempre delle belle!
Torna Indietro